Gli alunni delle classi 2^ del plesso Gigli hanno atteso trepidanti il 29 gennaio. Le maestre avevano annunciato per quel giorno una bellissima sorpresa. E così è stato! Nessuno di loro poteva infatti immaginare che quel venerdì mattina, nell’inconsueto scenario del chiostro di Sant’Agostino, avrebbero avuto un incontro ravvicinato con Pepita e Margherita, due splendide asinelle dell’Amiata di 9 anni. I bambini hanno dapprima ascoltato con orecchi attenti le parole della maestra Fabiola, di suo marito e della figlia Cristiana che hanno presentato i loro animali e il modo corretto di avvicinarsi ad essi e hanno poi risposto con pazienza e competenza alle innumerevoli domande e curiosità dei bambini. Dopodiché ciascuno di loro ha potuto accarezzare le asinelle, che si sono prestate molto docilmente, quindi corda alla mano, le hanno condotte a spasso per il chiostro, infine si sono armati di spazzola per strigliarne e lucidarne il pelo.

Questo primo approccio è parte integrante del progetto di plesso “IO+TE=6 ZAMPE IN ARMONIA”, ideato dalla maestra Fabiola Scattolini per le classi 2^ e in modo particolare per gli alunni con disturbo dello spettro autistico. L’intento del progetto è infatti sì far conoscere questi animali e le modalità corrette di interazione con essi, ma soprattutto tentare di trovare un canale di interazione e di comunicazione tra bambini autistici e mondo esterno attraverso la mediazione delle asinelle. Da anni ormai si sta infatti sperimentando l’uso del cavallo e dell’asino come validi intermediari e facilitatori nei confronti di persone caratterizzate da varie forme di disabilità, tra cui l’autismo. I risultati ottenuti e documentati sono notevoli ed incoraggianti. Questo tipo di interazione è perlopiù basata sulle emozioni e sul linguaggio non verbale, ambiti su cui i bambini con autismo improntano gran parte della loro esistenza, contrariamente alla comunicazione verbale più razionale, rispetto alla quale la persona autistica è fragile. E’ stato infatti dimostrato che, in presenza di un animale ed in particolare degli equidi, la persona con spettro autistico aumenta la capacità di rimanere “in presenza” attivamente nella realtà circostante, senza incorrere all’astrazione o all’isolamento interiore. E così è stato! I nostri alunni hanno manifestato nell’approcciarsi a Pepita e Margherita interesse, curiosità e, chi più chi meno intraprendenza. Le hanno accarezzate e spazzolate con cura e rispetto. Il contatto con gli animali li ha tranquillizzati ed entusiasmati, tanto da voler già salire in groppa alle asinelle. Aspetteremo quindi il prossimo appuntamento per continuare questo percorso.

Scritto da:
Sara Marchegiani, Michela Ficosecco, Fabiola Scattolini, Elisabetta Baldini, Giulia Sophia Coppari
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