È proprio vero che dalle difficoltà nascono le migliori idee e la voglia di sperimentare strade nuove che portino verso orizzonti di più ampio respiro!

A partire dai primi giorni di ottobre alla Scuola Primaria Beniamino Gigli si sperimentano in modo significativo le tante potenzialità dell’educazione all’aperto; nella letteratura didattica nota come “Outdoor Education”.

In particolare la classe 2^C del plesso ha intrapreso in modo determinante questa via, diventando anche oggetto di studio e sperimentazione per uno studente recanatese che frequenta la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria all’Università di Macerata, Luca Pierdominici, e che sta scrivendo la sua tesi proprio su questo tema. L’innovazione che caratterizza questa sperimentazione è incentrata sulla valenza dell’outdoor nella scrittura di testi (ambito ancora piuttosto inesplorato nella bibliografia d’ambito). Il lavoro prevede 3 fasi, ognuna composta da due lezioni (una OUTDOOR ed una INDOOR); le tre fasi si concentrano sulle tre parti che compongono un testo narrativo: INTRODUZIONE-SVILUPPO-CONCLUSIONE.

Inizialmente si sceglie un luogo, si fa una prima uscita di un’intera mattinata tutta dedicata all’esplorazione del posto. In questa prima fase i bambini sono chiamati a vivere il contesto ambientale attraverso i 5 sensi in modo attivo e con una buona dose di libertà (hanno solo dei limiti di spazio da non oltrepassare per motivi di sicurezza). Prima di lasciare campo libero all’esplorazione viene fatto un breve briefing con gli adulti di riferimento per valutare velocemente i potenziali rischi in modo che i bambini ne siano consapevoli e li evitino. Subito dopo si sceglie uno spazio dove allestire il “campo-base” (con i loro sacchi a pelo, tappetini, zaini, kit igiene e kit di primo soccorso). La regola è che si parte e si torna al campo-base ed è lì che, in caso di necessità, sanno di trovare ciò che può essere utile.

Lo step successivo è una lezione INDOOR dove i bambini, attraverso il brainstorming ed una discussione collettiva, vengono chiamati ad esternare tutte le loro idee sul CHI-DOVE-QUANDO (gli elementi essenziali dell’introduzione ad una storia), che verranno scritti in una grande mappa concettuale su di un cartellone. Attraverso il dibattito e se serve la votazione, vengono scelti i protagonisti e gli altri personaggi della storia, il luogo ed il tempo. Infine si passa alla stesura dell’INTRODUZIONE.

Il format si ripete anche per lo SVILUPPO e la CONCLUSIONE del racconto. Ogni storia, per essere ultimata, necessita di circa 6 lezioni, dove l’OUTDOOR, fonte primaria di motivazione, entusiasmo e motore creativo, si alterna con l’INDOOR, più idoneo alla formalizzazione. L’insegnante in tutto ciò ha un ruolo di regia, indossa i panni del facilitatore e del mediatore. I conflitti tra i bambini non mancano, ma diventano occasione di crescita sociale. La creatività e l’originalità dei bambini si alimenta nel contatto con la natura ed esplode in tutta la sua ricchezza in ciò che essi riescono a produrre. I bambini iperattivi canalizzano la loro energia nell’esplorazione, quelli pigri sperimentano l’irresistibile bellezza della libertà, della scoperta, dell’avventura. Non esistono esclusioni. I risultati, anche in termini didattici, sono sorprendenti!

Scritto da:
La maestra Fabiola
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