Dal 2016 il Comune di Recanati lega ogni anno la festa del 1 maggio a un luogo significativo del lavoro. Per il 2018 si è scelto di dare risalto ad un’azienda nata nel 1958 nel quartiere di Le Grazie, la “Harvey”, che ora, con il nome “iGuzzini illuminazione” opera a livello globale, dal Canada alla Cina, come azienda leader nel settore dell’illuminotecnica. “Lighting innovation for people” è il motto di questa industria che lavora per dare nuova luce ad opere d’arte quali   il Cenacolo di Leonardo da Vinci o la Cappella degli Scrovegni di Giotto, che si impegna per uno sviluppo sostenibile puntando sul risparmio energetico e che regala suggestioni artistiche con i suoi giochi di luce, come hanno potuto sperimentare gli alunni delle classi seconde della scuola media “Patrizi” in visita all’azienda.

Quali gli ingredienti che hanno permesso a questa azienda di prosperare? Lo ha spiegato un nonno alla classe della nipote, raccontando il suo percorso lavorativo e la sua crescita professionale strettamente connessi con lo sviluppo dell’azienda.

Mario Magrini è stato, infatti, uno dei primi operai  della “Harvey creazioni”, che realizzava inizialmente apparecchi per illuminazione e oggetti in rame smaltato.

Mario è entrato nella ditta a tredici anni,  quando ha lasciato gli studi per dare un supporto economico alla propria famiglia. Era tra i più piccoli all’epoca e svolgeva dei lavori faticosi e pesanti. Lavorava minimo dieci ore al giorno, dalle 07 alle 12 la mattina, e dalle 14 alle 19 la sera. A fine mese, rimaneva in fabbrica anche fino alle 22 o 23 e la sua paga era di 45 lire all’ora. Il sabato, se andava a lavorare, gli venivano consegnate subito 50 lire. Dopo aver fatto esperienza nei vari reparti, piano piano, diventò operaio qualificato, poi specializzato e infine capo  reparto del montaggio.

Nella sua esperienza, ha sempre avuto un buon rapporto con i colleghi. <<Sembrava di stare in una grande famiglia>> racconta  <<dove ci si aiutava e si veniva incontro alle varie esigenze in modo da garantire un clima sereno e di conseguenza più produttivo. Le cene di reparto e la festa di Natale – a cui Mario ancora partecipa pur essendo in pensione –  sono stati momenti importanti per socializzare>>.

<<Per un bambino iniziare un’attività lavorativa a quell’età era faticoso e quando si ritornava a casa, si era distrutti e ci si addormentava immediatamente >> continua Mario << la passione e la grinta per andare avanti, però, non mancavano >>. Collaborazione, quindi, impegno e serietà, passione e grinta, ma anche altri aspetti sono emersi dal suo racconto: il valore del singolo lavoratore, anche di quello che svolge le mansioni più semplici;  l’umiltà per imparare ma anche l’orgoglio per aver contribuito alla crescita dell’azienda;  la possibilità di migliorare la propria posizione; la scelta di puntare sulla qualità in ogni ambito; l’importanza di conoscere e confrontarsi con altre esperienze.

Se Mario è cresciuto dal punto di vista umano e professionale all’interno dell’azienda, l’azienda è cresciuta negli anni anche grazie a Mario e a tutti i lavoratori che hanno dato il loro personale contributo. La storia di Mario e la storia della “iGuzzini Illuminazione” sono due belle testimonianze da ricordare nel giorno in cui si festeggiano tutti i lavoratori.

Benedetta C., Sophia M., Sofia M., Maria F., Elisa S., Maria Luce R., Chiara R.

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